Il dialogo narra la discussione tra Socrate e
Clitofonte, il quale afferma che nessuno compie il male volontariamente.
Clitofonte affronta poi il tema della giustizia che si prefigge la concordia
tra i cittadini e da cui ne deriva sempre un bene. Socrate però non è in grado
di dare una risposta esaustiva. Per questo Clitofonte, dietro consiglio di
Socrate stesso, decide di andare dal sofista Trasimaco.
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