Il sofista Ippia ha sostenuto la superiorità
morale di Achille rispetto ad Odisseo, essendo questi menzognere per astuzia.
Socrate gli chiede se i bugiardi sono ignoranti o sapienti. Gli viene risposto
che essi sono sapienti e consapevoli di fare il male. Perciò Socrate ne deduce
che il bugiardo e il sincero sono sullo stesso piano, poiché è la stessa
persona ad essere sapiente in un campo e a scegliere di volta in volta se dire
o meno la verità al riguardo. Socrate infine parla dell’anima e della
giustizia, mostrando che l’anima migliore è quella che compie volontariamente
azioni malvagie mentre la peggiore è quella che le fa involontariamente.
L’anima sapiente sarà giusta, quella ignorante ingiusta.
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