Partecipano al dialogo Socrate, il pitagorico
Timeo di Locri, Ermocrate e Crizia. Crizia parla del conflitto tra l’Atene di
9000 anni prima e Atlantide. Platone si sofferma sulle verità eterne della
realtà increata e su come essa abbia dato origine al cosmo. A tale proposito si
introduce il concetto di Demiurgo, che plasma e ordina la materia preesistente,
puro caos e necessità, ad immagine e somiglianza delle idee. Il Demiurgo dà
vita al cosmo attraverso l’anima del mondo. Per Platone il cosmo è composto da
fuoco, terra, aria e acqua. I quattro elementi suddetti sono composti da
triangoli che costituiscono dei solidi così piccoli da risultare invisibili.
Nella parte conclusiva del dialogo sono descritte le caratteristiche fisiche
dell’uomo. Infine Platone descrive la sorte dell’anima dopo la morte, la quale
si reincarna in base alla gravità della sua condizione.
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