MARSILIO FICINO

Figline Valdarno, 19 ottobre 1433 – Careggi, 1 ottobre 1499
Marsilio Ficino è uno dei massimi esponenti del neoplatonismo della rinascita umanistica del ‘400 e si pone l’intento di far rivivere la tradizione platonica tra gli umanisti della sua epoca. Secondo Ficino la “Pia philosophia” deve accostare elementi religiosi ad elementi filosofici. Il platonismo è una rivelazione filosofica e dà una preparazione alla fede. L’autorità razionale della filosofia conferma la Divina Provvidenza, propria della religione, con l’attestazione dei miracoli. Il tema dell’eros dei dialoghi platonici è posto al centro della filosofia di Ficino. Dio è amore, con il quale Egli si dilata nel mondo facendo provenire dall’uno tutta la realtà. A questa unità Dio riconduce le menti e l’anima, restituendole alla loro origine. L’amore per Ficino è attributo di Dio, movimento di Dio verso il mondo. Secondo il filosofo l’anima del mondo, cioè ciò che in lui è spirituale è “copula mundi”, cioè protagonista di un circolo che da Dio scende al mondo per ritornare poi a Dio. L’anima ha in sé due istinti opposti, uno di tendere a Dio, l’altro a distaccarsene, tenendo così congiunti gli estremi del mondo.
Bibliografia: PERONE-FERRETTI-CIANCIO “STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO”
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