Amsterdam, 24 novembre 1632 – L'Aia, 21 febbraio 1677, Olanda
L’Illuminismo è un movimento di pensiero sviluppatosi in Europa nel secolo XVIII.
Tale svolta filosofica proclama l’autonomia della ragione dalla rivelazione religiosa o dall’innatismo in campo cognitivo.
Inoltre afferma la sua finitezza, pur dominante in un campo suo proprio, cioè nell’esperienza intesa come fatti fisici, storici e sociali.
Il manifesto dell’Illuminismo si può sintetizzare nel “coraggio della conoscenza”, cioè nell’invito ad usare la propria intelligenza per approdare alla conoscenza e “l’”uso pubblico della ragione”, inteso come responsabilità dell’intellettuale nei confronti del suo tempo, dovendo egli adempiere ad un compito di emancipazione dalla metafisica, dalla superstizione religiosa e dalla tirannia della monarchia assoluta.
Con l’uso della ragione intesa secondo tale concezione, il filosofo fa riappropriare l’uomo del dominio sul mondo della Natura e la sua efficacia è garantita dai risultati che ne trae.
La concezione di una Natura umana universale ed eterna è alla base del presupposto di un’universale capacità di comprensione di tutti gli uomini, che rende possibile il compito educativo di “illuminazione” della ragione, su cui si fonda la costruzione di uno Stato le cui leggi non siano tiranniche in quanto rispettoso dei diritti di Natura.
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