Firenze, 3 maggio 1469 – Firenze, 21 giugno 1527
Niccolò Machiavelli pone la Politica al centro della sua ricerca filosofica.
Egli ritiene che chi detiene il potere deve mostrare di rispettare le comuni norme morali e religiose in funzione del mantenimento del potere.
Il “Principe”, che è il detentore del potere politico, non deve essere leale e rispettoso dei patti e della religione, quanto piuttosto deve apparire tale fino a che ciò risulti conveniente.
La regola fondamentale alla base dell’azione del Principe è la forza, intesa come adeguatezza alla situazione.
La forza non implica necessariamente la violenza, anche se talvolta essa è necessaria, ma è sempre astuzia, accortezza e capacità di prevedere.
La storia non è solo il prodotto della virtù dell’uomo ma è anche emanazione della fortuna, che è arbitra di metà delle azioni umane.
La storia appare come il contrasto tra l’uomo, con la sua virtù, e gli eventi, il cui senso spesso sfugge all’uomo stesso.
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