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RELAZIONE GRUPPO 7

Relazione 19-02-2010 
Gruppo 7 – Edoardo
Nonostante la presenza molto limitata al gruppo di discussione, oggi, come era previsto, l’intervento del Professor Ferraro ha smosso gli animi dei ragazzi; ci siamo infatti soffermati a cercare di chiarire insieme il significato dell’asserzione “Dio non esiste, Dio è”. In questo modo abbiamo potuto ancora argomentare sull’eternità di Dio, sulla natura che ricopre il conflitto tra limitatezza del linguaggio (che non può contenere Dio, in quanto trascende qualsiasi categoria umana) e la presenza/bisogno del concetto di Dio in tutta la storia dell’uomo. In questo modo il silenzio acquista un’ottica ed un’importanza notevole. In realtà, si potrebbe anche dire che non dicendo nulla, io dico comunque qualcosa, in quanto anche il silenzio ci parla di sé. Il silenzio di cui si parlava, in effetti, non è solamente un assenza di parole, ma un silenzio che ci dice: “sono oltre qualsiasi forma di linguaggio, di comunicazione, di presenza/assenza, ecc”. Ed è proprio da qui che si muovono i passi per quello che Ferraro chiamava “il riconoscimento dell’eternità”, in una pianta, in un oggetto qualsiasi; è il totale annullamento del rapporto “osservatore-osservato”, di “soggetto-oggetto”. Abbiamo chiuso con una parentesi che di primo acchitto può risultare fuori tema, ovvero la divulgazione dei social networks, la velocizzazione dei tempi, i computers ecc: notevoli progressi della scienza che indubbiamente manifestano tutta la loro utilità, ma che a volte contribuiscono ad annebbiare le menti dei nuovi, in un epoca che è ormai palesemente “L’epoca dei senza Dio” (Che non significa l’epoca dei non-credenti, ma l’epoca di chi purtroppo ha perso la bussola dei valori nel cammino della vita). In chiusura abbiamo discusso della seguente frase di Nietzsche: “La felicità non è fare ciò che si vuole, ma volere ciò che si fa”
EDOARDO ELISEI
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