ISTESS di Terni-Narni-Amelia
Istituto di Istruzione superiore "Gandhi"di Narni
Istituto di Istruzione superiore "Assunzione" di Roma
"Il corpo e le sue rappresentazioni
artistiche nei contesti culturali della storia umana"
Lavoro di ricerca degli studenti coordinati dalla prof.ssa Arcangela Miceli
Palazzo Gazzoli - 4 marzo 2004
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La cultura tra 700 e 900
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3 A 1 - Il formalismo estetico di Canova nella specificità della cultura illuministica
La storia di Amore e Psiche rappresenta l’incontro dell’anima umana (
psiche in greco significa anima) e dell’amore celeste in un abbraccio
che per un attimo fa loro sognare di potersi fondere in un’unica
dimensione. Il desiderio resta inappagato: le braccia intrecciate dei due
amanti abbracciano ma non stringono, le dita sfiorano capelli e carni
senza alcun appiglio, lo slancio rimane bloccato e l’anima rimane
ancorata alla terra. In quest’opera vengono rappresentate le teorie di
Winckelmann, secondo il quale la bellezza ideale è pura armonia di forme,
scissa da ogni rapporto con il mondo sensibile. L’estetica neoclassica
riduce lo spirito greco alla sola componente apollinea. L’opera del
Canova sembra suggellare nel marmo quell’esigenza di formalismo
estetico, aspetto specifico dell’illuminismo. Antonio Canova - Amore e
psiche giacenti (1787-93) - Parigi Louvre
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3 A 2 - I corpi disperati di Gericault: "cercavano l’infinito e
trovavano cose" (Novalis) Theodore Géricault - La Zattera della
medusa (1818-19) - Parigi Louvre
Ispirata ad un fatto di cronaca, l’opera acquista significato universale perché
il tragico evento si trasforma in un dramma senza tempo; la zattera
ribalta la concezione della storia: essa non è più eroismo e gloria ma
disperazione e morte. La scultorea possanza dei corpi, che in condizioni
serene non farebbe che sottolineare simbolicamente la tenuta prometeica
dell’uomo nel suo sfidare l’infinito, non fa che accentuare, nell’opera
del Gericault, l’ironica crudeltà di un destino che piega quei corpi
all’umiliazione di un abbrutimento, di una devastazione e di una
disperazione senza uscita.
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3 A 3 - Manet : la dignità del corpo femminile Questo quadro scandalizzò
il pubblico a causa del realismo concreto nella raffigurazione del nudo
femminile in primo piano, molto diverso dal nudo idealizzato della
tradizione accademica. Era considerato "volgare" raffigurare una
donna in carne ed ossa accanto a due uomini in abiti moderni. La nudità
femminile, posta in primo piano e in un contesto naturale lontano da ogni
erotismo, vuole caratterizzare la dignità dell’identità femminile,
"spogliata" dall’ipocrisia della morale convenzionale e
borghese e soprattutto dal dispotismo maschile. Contro cui scriveva J.S.
Mill (…) Quella che oggi viene chiamata natura femminile è qualcosa di
assolutamente artificiale – risultato di repressioni coartate per certi
versi, di sollecitazioni innaturali per altri. Si può affermare, senza
alcuna esitazione, che nessun’altra classe di esseri asserviti ha subito
una distorsione così completa della conformazione naturale del proprio
carattere, provocata dal rapporto con i propri padroni (…) [ J. Stuart
Mill, L’asservimento delle donne ] Edgar Manet - La colazione sull’erba
( 1863) - Parigi Museo d’Orsay
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3 A 4 - L’erotismo oltre la corporeità. Lo squarciarsi del velo di Maya L’opera
di Klimt rappresenta una scena privata di qualsiasi dettaglio realistico
e, nell’assenza dei corpi, appare sospesa come nell’eternità di un
istante. Questa dimensione atemporale potrebbe richiamare lo squarciarsi
del velo di Maya che fa emergere la volontà di vivere di Schopenhauer, il
desiderio, e dunque l’affermazione dell’eros. (…) Ogni
innamoramento, per quanto etereo voglia apparire, affonda sempre le sue
radici nell’istinto sessuale…è in se stesso e fuori del fenomeno,
puramente la volontà di vivere (…). [Schopenhauer, Supplementi al
"Mondo come volontà e rappresentazione"] Gustav Klimt - Il
bacio ( 1907-8) - Vienna Oesterreische Galerie
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3 A 5 Schiele e Nietzsche "contro i disprezzatori del corpo" L’opera
rappresenta la paura di essere dominati dall’istinto e insieme il
segreto desiderio di esserlo. Nell’immagine viene messa in netto
contrasto la figura della donna devastata dall’ansia e dalla rigidità
spasmodica della carne e la figura della donna con il corpo coperto e una
maschera sul volto. Le due presenze sono però unite come per dire che l’una
non può prescindere dall’altra. I corpi avvinghiati che dominano l’opera
sembra mettere in evidenza il nicciano elemento dionisiaco che soggiace
agli aspetti "apollinei" del mondo e dell’esistenza,
attraverso la corporeità. La nuda figura femminile centrale rinvia all’invettiva
di Zarathustra contro i "disprezzatori del corpo", e suona come
una provocazione nei confronti dell’ipocrita morale borghese. (…) Vi
scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che
vi parlano di sovraterrene speranze!…Corpo io sono in tutto e per tutto
e anima non è altro che una parola per indicare qualcosa del corpo (…)
" [Nietzsche, Così parlò Zarathustra ] Egon Schiele Donne recline (
1915) - Vienna Graphische Sammlung Albertina
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3 B 1 - Le regioni sconosciute dell’anima Hendrich Fussli - "L’incubo"
(1781) - Detroit Institute of Arts
Oscurità,
notte profonda Sogni perversi in piccole sale Buio che arriva con aria
gioconda Incubo segreto ammantato di male Donna riversa dal bianco vestito
Luce che svanisce dal letto di morte Dove il pensiero cede smarrito, sotto
dell’inconscio la brutale corte (versi dei ragazzi ispirati dal
dipinto). Questo corpo rappresenta un mondo interiore pieno di conflitti e
paure, nel fondo oscuro della coscienza che invano cerchiamo di dominare
con la ragione. Nei sogni troviamo la personificazione del sentimento. Si
anticipano notevolmente le teorie di Sigmund Freud che vede nei fenomeni
onirici la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio della vita
psichica. Egli ritiene che i sogni siano l’appagamento (camuffato) di un
desiderio (rimosso) [ Freud, L’interpretazione dei sogni (1900) ]
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3 B 2 - La condizione agghiacciante dell’esistenza Edvard Munch - Il Grido
(1893) – Oslo Munch-Museet
Oscurità,
notte profonda Sogni perversi in piccole sale Buio che arriva con aria
gioconda Incubo segreto ammantato di male Donna riversa dal bianco vestito
Luce che svanisce dal letto di morte Dove il pensiero cede smarrito, sotto
dell’inconscio la brutale corte (versi dei ragazzi ispirati dal
dipinto). Questo corpo rappresenta un mondo interiore pieno di conflitti e
paure, nel fondo oscuro della coscienza che invano cerchiamo di dominare
con la ragione. Nei sogni troviamo la personificazione del sentimento. Si
anticipano notevolmente le teorie di Sigmund Freud che vede nei fenomeni
onirici la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio della vita
psichica. Egli ritiene che i sogni siano l’appagamento (camuffato) di un
desiderio (rimosso) [ Freud, L’interpretazione dei sogni (1900) ] 3 B 2
- La condizione agghiacciante dell’esistenza Edvard Munch - Il Grido
(1893) – Oslo Munch-Museet
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3 B 3 - Corpo e massa: il popolo fiduciosamente avanza La folla di contadini
e lavoratori avanza compatta. E’ l’unione tra i deboli per l’affermazione
di sé e dei propri diritti nella consapevolezza della propria forza. E’
fermezza e serena fiducia nel perseguire i propri obiettivi Nel quadro
appare un’armonia di corpi che manifesta la presa di coscienza del
concetto di massa e della lotta di classe. Secondo Marx lo sviluppo della
storia è costituito dal contrasto tra le diverse classi sociali e la
lotta tra queste consente una sempre maggiore consapevolezza da parte dei
lavoratori dei propri diritti e del proprio valore. "Proletari di
tutto il mondo, unitevi!" (dal Manifesto del 1848) Giuseppe Pellizza
Da Volpedo il Quarto stato (1901) - Milano Pinacoteca di Brera
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3 B 4 - Corpo di donna tra angoscia e delirio La femme en flammes (1980 )
Salvador Dalì Vienna Oesterreische Galerie
La
donna è composta in gran parte di fiamme , nella veste che indossa sono
raffigurati dei cassetti. La figura volta indietro è sorretta da sostegni
di legno. Il volto viene protetto da una mano per timore di qualche cosa.
Dalì stesso ha dichiarato di essere grande ammiratore del pensiero di
Freud (…) il quale ha scoperto che il corpo umano puramente neoplatonico
all’epoca dei Greci è oggi pieno di cassetti segreti che solo la
psicanalisi è in grado di aprire (…). La figura del cassetto
esprimerebbe anche la naturale curiosità dei bambini per l’esplorazione
degli spazi chiusi e con cui soddisfano due desideri: uno quello di sapere
cosa c’è , l’altro quello di esorcizzare il timore che
"qualcosa" che non hanno mai visto possa far loro del male. I
cassetti per Freud sono anche rappresentazione della sessualità nascosta
della donna . Dall’opera I tre saggi sulla teoria sessuale si legge: (…)
i rapporti del bambino con la persona che si prende cura di lui sono per
lui una fonte inesauribile di eccitamento e di soddisfacimento sessuale a
partire dalle zone erogene, tanto più che tale persona, di regola dunque
la madre, riserva al bambino sentimenti che derivano dalla vita sessuale
di lei, lo accarezza, lo bacia, lo culla: lo prende come sostituto di un
oggetto sessuale in piena regola (…)
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