SENOFANE
PARMENIDE
Il dialogo di Platone riporta una conversazione tra Parmenide, Zenone e Socrate tenutosi ad Atene.
Zenone critica la concezione dell’esistenza di una molteplicità degli enti. Per il filosofo tale asserzione è fallace poiché se gli enti fossero molteplici si negherebbe l’unità intrinseca dell’essere in quanto tale.
Socrate obietta che non sussiste alcuna contraddizione, in quanto un ente può essere dissimile da un altro ente pur conservando l’essenza del suo principio vitale.
Parmenide invece obietta a Zenone l’asserzione circa la natura delle idee. In particolare egli pone attenzione sulle obiezioni seguenti: l’inconfutabilità della partecipazione di una idea al nucleo fondante di un’altra idea, sia essa sensibile o insensibile.
Infine non è veritiera l’inconoscibilità delle idee quali entità in sé, dal momento che esse si collocano sul medesimo piano ontologico, in quanto l’incorporeità non pregiudica la formulazione del giudizio razionale di colui che ricerca la verità.
|
BIOGRAFIA
EMANUELE SEVERINO “LA FILOSOFIA ANTICA” EDIZIONE SUPERSAGGI BUR. e PERONE-FERRETTI-CIANCIO “STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO Vol 1°
EDITORE S.E.I.